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Serata “doppia” per il Tolmezzo Carnia lunedì nel corso delle premiazioni della sezione udinese dell’Aiac, l’Associazione italiana dei “mister” tenutasi a Palazzo Belgrado a Udine, ex sede della provincia. L’allenatore della prima squadra rossoazzurra Mauro Serini e il direttore sportivo, Enzo Zearo, hanno ricevuto rispettivamente la targa nella sezione del settore giovanile (la vittoria del campionato regionale Juniores nel 2019) e il premio alla carriera. Riconoscimenti consegnati dal presidente della sezione carnica dell’Aiac, Fausto Barburini.

LA SERATA 

“L’allenatore di calcio non è solo un tecnico ma anche e soprattutto un educatore, in grado di trasmettere i valori dell’impegno e della correttezza e di formare in questo modo uomini capaci di affrontare le sfide del futuro”. È questa la riflessione sviluppata dal presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin durante l’intervento alla serata, alla quale hanno partecipato decine di allenatori di ogni età, a cominciare da Massimo Giacomini, indimenticato protagonista della doppia promozione dell’Udinese alla fine degli anni Settanta.

Nel ringraziare in modo particolare Gianni Tortolo, presidente provinciale Aiac e vero motore dell’iniziativa, il massimo rappresentante dell’assemblea legislativa ha spiegato le ragioni che hanno spinto il Consiglio regionale a patrocinare il premio, un modo per tributare un omaggio ai tanti tecnici che, spesso sottraendo tempo alla vita privata, concorrono alla costruzione del bene comune investendo sul futuro dei giovani.

In una società in cui spesso i ragazzi passano troppe ore davanti ai videogiochi e si trovano impreparati di fronte alle avversità, come è avvenuto anche nel periodo più buio della pandemia, chi pratica lo sport a livello agonistico impara a tirar fuori le proprie capacità e a confrontarsi con i compagni di squadra, un insieme di esperienze che lo aiuteranno ad affrontare i momenti difficili. Il compito dei mister è allora proprio quello di formare una gioventù all’altezza delle sfide future. E i numeri riassunti da Giovanni Messina, presidente del settore giovanile e scolastico della Figc – poco meno di 15mila ragazzi tesserati in Friuli Venezia Giulia – fanno capire la forza d’urto di questo settore.

Alla presenza del presidente regionale Aiac Dante Cudicio, del presidente regionale della Figc Ermes Canciani e di numerosi dirigenti dell’articolato mondo del pallone, sono stati premiati diversi tecnici del settore giovanile friulano, da Fabrizio Damiani a Mauro Cossettini a Mauro Serini. Riconoscimenti anche ai vincitori dei campionati dilettantistici 2021 Edy D’Angelo, Massimo Pittoni, Matteo Ottocento, Stefano Chiarandini, Cleto Polonia e Stefano Bovio, mentre il premio di maggior prestigio – quello assegnato allo Sportivo friulano del calcio, indicato dai colleghi dell’Aiac e in passato finito nelle case di grandi nomi come il già citato Giacomini, Gigi Delneri, Giampaolo Pozzo, Ariedo Braida, Maurizio Zamparini e Gigi De Agostini – è andato quest’anno al tarvisiano Maurizio Ganz, allenatore del Milan femminile, sempre legato al suo Friuli. Il premio speciale per il settore giovanile è stato invece assegnato a Matteo De Biaggio, mentre quello in memoria di Silvano Pravisano è andato a Paolo Peressotti. Ligida Zulian è l’allenatrice dell’anno del calcio femminile, mentre i premi alla carriera sono stati consegnati a Roberto Comuzzi, Enzo Zearo e Rossano Del Frate.

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